Il Buddhismo tra Vietnam e Cambogia: spiritualità gentile

in Viaggio tra Vietnam e Cambogia fra tradizioni, differenze e la compassione come strada.

Quando si parla di spiritualità nel Sud-Est Asiatico, il pensiero vola subito alla Cambogia e ai suoi templi antichi. Ma è il Vietnam, sorprendente e delicato, a custodire una delle tradizioni più dolci e umane del Buddhismo moderno: una spiritualità fatta di presenza, cura, poesia quotidiana.

Un luogo dove meditazione, compassione e vita di tutti i giorni si intrecciano senza sforzo. Un luogo dove i monaci ti sorridono prima ancora di parlare.

Un luogo che ha dato al mondo una delle voci spirituali più amate: Thích Nhất Hạnh.

Il Buddhismo in Vietnam: tra tradizioni e via del cuore

Il buddhismo vietnamita non è uno solo: è un abbraccio tra correnti diverse.

Una miscela armoniosa di:

Mahayana (la tradizione compassionevole dei Bodhisattva, tipica di Cina e Giappone),

Theravada (il Buddhismo antico, più presente nel Sud del Paese, in Birmania, Thailandia, Laos, Cambogia e Sri lanka),

Zen vietnamita (Thiền),

• elementi di Taoismo e Confucianesimo,

• e il profondissimo culto degli antenati.

Il risultato?

Una spiritualità inclusiva, accogliente, morbida. Un Buddhismo che non chiede di fuggire dal mondo, ma di imparare l’arte di viverci dentro al meglio.

Non è un caso che qui i templi siano colorati, pieni di fiori, incensi, divinità protettrici, Bodhisattva dal volto sorridente.

In Vietnam il sacro non è un altrove: è la vita di tutti i giorni.

Thích Nhất Hạnh: il respiro della gentilezza

Non si può parlare di spiritualità vietnamita senza lui: Thích Nhất Hạnh (Thay ovvero “maestro”, in vietnamita, come veniva affettuosamente chiamato dai suoi studenti).

Monaco Zen, poeta, attivista per la pace, fondatore del Plum Village in Francia, e una delle figure più influenti del Buddhismo contemporaneo.

Pace, gioia, meditazione, spiritualità, dolore. Sono solo alcuni dei grandi temi sui quali il monaco si è spesso soffermato nel corso della sua lunga vita (ha lasciato il suo corpo il 21 gennaio 2022 all’età di 95 anni).

Con i suoi numerosi libri e i suoi insegnamenti ha instancabilmente costruito ponti di pace e di dialogo tra le culture e i popoli, lasciandoci un prezioso e ricchissimo archivio fatto di esempi di vita, citazioni, libri, interviste e riflessioni pieni di saggezza e spunti. Tanto che le frasi di Thich Nhat Hanh sono diventate parte indelebile della sua eredità spirituale.

La sua visione è disarmante nella sua semplicità: ogni passo, ogni tazza di tè, ogni respiro può diventare meditazione.

Ecco un suo breve insegnamento, perfetto per noi di Holiram e per chi viaggia cercando un po’ di luce dentro di sé:

““La vita non è un luogo particolare o una destinazione - la vita è un viaggio. Ogni respiro, ogni passo può essere riempito di pace, gioia e serenità. Basta semplicemente essere svegli, essere vivi nel momento presente. Il respiro consapevole è un atto d’amore verso noi stessi.”

“Se nella nostra vita quotidiana possiamo sorridere, se possiamo essere in pace e felici, non solo noi, ma tutti ne trarranno giovamento. Se noi sappiamo davvero come vivere, quale miglior modo di iniziare la giornata che con un sorriso? Il nostro sorriso afferma la nostra consapevolezza e determinazione di vivere in pace e gioia. La fonte di un vero sorriso è una mente attenta.”

E ancora altri sui insegnamenti utilissimi quando affrontiamo un viaggio o qualsiasi situazione che ci porta fuori dalla nostra comfort zone:

Quando finiamo invischiati in pensieri negativi e preoccupazioni è facile generare malinteso e ansietà. Quando fermiamo il pensare e calmiamo la mente creiamo maggiore spazio e apertura. Noi siamo i nostri pensieri, ma allo stesso tempo siamo ben più dei soli nostri pensieri. Siamo anche i nostri sentimenti, le nostre percezioni, la nostra saggezza, felicità e amore. Quando sappiamo di essere più dei nostri pensieri possiamo decidere di non consentire al nostro pensare di assumere il controllo e dominarci.

La pace non è un sogno lontano. La pace è un passo, fatto lentamente. Ogni respiro, ogni passo può essere riempito di pace, gioia e serenità. Basta semplicemente essere svegli, essere vivi nel momento presente. Il momento presente è il solo momento di cui disponiamo, è la porta di ogni momento. Se impariamo a sorridere alle nostre ferite, potremo sorridere a quelle degli altri.”

“Se nella nostra vita quotidiana possiamo sorridere, se possiamo essere in pace e felici, non solo noi, ma tutti ne trarranno giovamento. Se noi sappiamo davvero come vivere, quale miglior modo di iniziare la giornata che con un sorriso? Il nostro sorriso afferma la nostra consapevolezza e determinazione di vivere in pace e gioia. La fonte di un vero sorriso è una mente attenta.

Cambogia: la radice antica del Buddhismo

Se il Vietnam è il cuore del Buddismo, la Cambogia (e la Birmania) ne sono la sua radice e ne parleremo nel nostro prossimo articolo.

In Cambogia domina il Buddhismo Theravada, la scuola più antica e rigorosa, centrata su:

• meditazione Vipassana,

• etica monastica molto strutturata,

• semplicità,

• essenzialità,

• pratica silenziosa.

Qui i templi sono sobri, dorati, essenziali. Il rapporto con i monaci è profondamente comunitario.

Dove il Vietnam ti accarezza, la Cambogia ti invita a fermarti e ad ascoltare.

Vietnam e Cambogia: due anime, un’unica via

Viaggiare tra Vietnam e Cambogia significa attraversare due forme di Buddhismo complementari.

Vietnam: sincretico, poetico, quotidiano, morbido, pieno di simboli e Bodhisattva, centrato sulla compassione attiva e sulla presenza nel presente

Cambogia: antico, semplice, silenzioso, puro, pratico, essenziale, concreto e guidato dalla meditazione e dalla disciplina interiore

Insieme creano un percorso che tocca: il cuore (Vietnam), e la radice (Cambogia).

Il viaggio diventa una spirale: ti apre, ti radica, ti riconcilia con te stesso.


Perché questa spiritualità è così importante per un viaggiatore ?

Perché quando entri in un tempio vietnamita senti un profumo che ti rimane addosso:

quello della gentilezza, della cura, di una spiritualità che non sale in cattedra ma ti parla sottovoce.

Scopri una spiritualità che abbraccia la vita quotidiana, un caffè condiviso, un passo lento, un sorriso, e

ti insegna che la meditazione non è distacco, ma un modo più pieno di esserci.


Perché quando ti siedi in silenzio in una pagoda cambogiana percepisci qualcosa che non si spiega:

la semplicità come porta verso la pace, il silenzio come maestro, la presenza come bussola.

Perché in Cambogia incontri una forma di fede essenziale, asciutta, profondamente umana:

qui non vieni invitato a “credere”, ma a vedere, osservare, comprendere.

È una spiritualità che non ti chiede nulla… e proprio per questo ti lascia lo spazio perchè avvenga la trasformazione.

Viaggiare in questi due paesi significa attraversare due modi diversi di guardare la mente e il cuore: uno poetico e accogliente, l’altro sobrio e radicato. Insieme, creano un percorso che apre, purifica, riconnette.

Perché nessun souvenir può competere con ciò che porti a casa quando un monaco ti sorride senza dire una parola e tu, senza capire perché, ti senti più leggero.

E perché vivere questi due paesi non significa “visitare” il Buddhismo, ma camminarci dentro, lentamente, come insegna Thích Nhất Hạnh.


E nel prossimo articolo…

Ti porteremo più vicino ancora: dentro la vita quotidiana dei monaci cambogiani, le loro abitudini, le loro storie, i loro insegnamenti più sorprendenti.

Un viaggio nel cuore del Buddhismo Theravada così come viene vissuto davvero, giorno dopo giorno.

Preparati: sarà un mondo semplice, silenzioso… e straordinario