Il Caffè Vietnamita: Tradizioni, Curiosità e Sorprese di un Paese che lo Prende Sul Serio (quasi quanto noi italiani)
Guida alla degustazione del caffè per viaggiatori curiosi: perché in Vietnam il caffè è un’esperienza culturale.
Come noi italiani, anche i vietnamiti prendono il caffè molto, moltissimo sul serio: non è solo una bevanda, ma un modo di stare insieme, aprirsi alla curiosità, assaggiare il territorio, scoprire nuove abitudini, e magari rendersi conto che sì… anche fuori dall’Italia il caffè sanno farlo, e pure molto bene.
Una delle cose che amiamo dei nostri viaggi Holiram è la possibilità di fermarsi, concedersi tempo, sedersi su quei tipici sgabellini bassissimi per strada e osservare il mondo che ci scorre davanti mentre ci gustiamo un buon caffè locale. Il Vietnam è uno di quei Paesi dove questo rituale prende vita con una naturalezza disarmante.
Come noi italiani, anche i vietnamiti prendono il caffè molto, moltissimo sul serio: non è solo una bevanda, ma un modo di stare insieme, aprirsi alla curiosità, assaggiare il territorio, scoprire nuove abitudini, e magari rendersi conto che sì… anche fuori dall’Italia il caffè sanno farlo, e pure molto bene.
Nel nostro stile di viaggio, entrare in questi momenti di vita quotidiana è un must: ci permette di allargare gli orizzonti, incontrare la cultura locale con semplicità e scoprire sapori che parlano della storia del Paese tanto quanto un tempio o un paesaggio naturale.
Ad Hanoi o a Ho Chi Minh City, come da noi al bar, potrà capitarci di vedere ordinate varianti di ogni tipo, alcune classiche, altre decisamente… creative: freddo, con l’uovo, lo yogurt, il cocco, e … di puzzola (sì, hai letto bene), e mille altre combinazioni nate dalla fantasia vietnamita.
10 curiosità sul caffè vietnamita
Ecco per voi le 10 curiosità più sfiziose, per prepararci al meglio alla degustazione del caffè vietnamita:
1. Il Vietnam è il secondo produttore mondiale di caffè
Altro che piccolino: un gigante silenzioso che batte Colombia ed Etiopia. La coltivazione del caffè qui è storia, economia e orgoglio nazionale.
2. La varietà è Robusta: forte, densa e caffeinata
Il 95% del caffè vietnamita è Robusta, più intenso, più “cioccolatoso” e con molta più caffeina dell’Arabica.
Perfetto per le sveglie mattutine, i lunghi spostamenti e i momenti di viaggio più intensi.
3. Il latte condensato nasce da una mancanza…
La French Connection ha importato il caffè, ma non le mucche. I vietnamiti l’hanno risolta così: latte condensato. Nasce il cà phê sữa đá: iconico, dolcissimo, irresistibile.
4. Il famoso caffè all’uovo è figlio di un’emergenza
Negli anni ’40 mancava il latte, e il barman dell’Hotel Sofitel di Hanoi decise di montare: uovo + zucchero + latte condensato. BOOM: nasce il cà phê trứng, un tiramisù liquido che oggi è diventato un simbolo della capitale.
5. Il filtro phin è la versione meditativa del nostro espresso
Niente fretta: goccia dopo goccia, un mini rituale zen. Sedersi ad aspettare che il caffè scenda lentamente è un esercizio di presenza. Chi medita approverebbe senza battere ciglio.
6. Esiste anche il caffè allo yogurt
Sữa chua cà phê: yogurt ghiacciato + caffè forte. Fresco, cremoso, sorprendentemente equilibrato.
Un incontro geniale tra caffeina e probiotici (e il fegato ringrazia).
7. Il caffè al cocco è la religione hipster del Sud
Coconut coffee: latte di cocco + ghiaccio + un tocco di latte condensato + caffè. Cremoso, tropicale, pericolosamente addictive. Dopo il primo, il secondo è praticamente inevitabile.
8. Il caffè vietnamita si regala come porta fortuna
È considerato un dono di buon auspicio: augura abbondanza, energia, fertilità della terra e crescita del lavoro. Molti portano sacchetti di chicchi ai parenti, un po’ come noi portiamo vino o olio.
9. Il “Viet Cong Café”: il rifugio segreto nel cuore di Saigon
Durante la guerra, a Ho Chi Minh City alcune caffetterie erano in realtà basi clandestine dove i Viet Cong si incontravano travestiti da normali clienti. Oggi alcuni locali evocano quel passato: arredamento vintage anni ’60, vecchie radio, mappe militari, atmosfera underground. Una tazza di storia.
10. Il caffè di “puzzola”: il Kopi Luwak vietnamita
Ok, tecnicamente non è “puzzola”, ma un luwak, o zibetto asiatico: un animaletto simile a un incrocio fra gatto, mangusta e furetto. In Vietnam lo chiamano cà phê chồn. Nel prossimo articolo vi racconteremo come viene preparato e come riconoscere quello autentico (e soprattutto etico), perché più del 70% dei prodotti in vendita è… diciamo, “creativo”.
Perché sedersi e bere un caffè in Vietnam è così speciale?
Perché non è solo un sorso, è un modo di entrare nella vita quotidiana locale:
• ci si siede su uno sgabellino minuscolo
• si osservano le strade che si animano pian piano
• impariamo a rallentare scoprendo un ritmo diverso dal nostro
• scopriamo che la cultura del buon caffè esiste anche lontano dall’Italia
• e troviamo sempre qualcosa che ci accomuna e avvicina alle popolazioni che incontriamo
Il caffè vietnamita è un ponte: tra sapori, storie, abitudini e persone.
Quindi preparatevi: presto scopriremo quale sarà il vostro preferito !
E magari lo berremo insieme in viaggio, proprio sulle micro-sedie iconiche che servono per stare più vicini alla strada, vivere il flusso urbano, chiacchierare con i vicini, e vedere tutto ad altezza umana.
Un caffè sullo sgabellino a bordo strada = antropologia pura.